Personal Branding: payoff o job title?
In una strategia di personal branding è meglio un payoff o un job title? Quale risulta più efficace in termini di comunicazione?
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Lo sviluppo di un “marchio personale” (personal brand) deve aiutarci a far emergere le nostre competenze, la nostra unicità all’interno di un mercato costituito e sempre più affollato. Ed è proprio grazie a questa “popolosità” che dobbiamo affermare la nostra singolarità ed i benefici che chi ci sta cercando troverebbe nello sceglierci.
La top 10 dei “killer reputation”
La reputazione è il carburante di un brand. Costruirla richiede molto tempo. Distruggerla, invece, può essere molto più semplice soprattutto se si incrociano alcuni di questi 10 terribili killer.
Quando l’ottimismo ti danneggia: il paradosso di Stockdale
“L’ottimismo è il profumo della vita”, diceva il grande Tonino Guerra. tuttavia, qualche volta, l’ottimismo si può rivelare un pessimo alleato nel raggiungimento dei tuoi obiettivi. Per capire cosa intendo scopriamo insieme il paradosso di Stockdale.
Quanto fa ridere il tuo brand?
Secondo Gregory Bateson, l’umorismo è di fondamentale importanza perché fornisce alle persone un indizio indiretto sulla visione della vita che hanno o potrebbero avere in comune con te. Crea un ponte, una connessione. Apre un canale di comunicazione formidabile per costruire relazioni. Ecco 5 buoni motivi per portare dell’umorismo nel tuo personal branding.
7 consigli per fare Personal Branding d’estate
Il personal branding non va in vacanza. Anche in estate, puoi (anzi devi) continuare ad alimentare il tuo personal branding. Ecco quindi 7 consigli per fare personal branding in maniera analogica e nel più totale relax vacanziero.
Essere Dick Fosbury
Pochi giorni fa si sono chiuse le Universiadi 2019 nella mia Napoli. Come nelle Olimpiadi, anche nelle Universiadi l’atletica leggera svolge un ruolo da protagonista. Soffermandomi sulle prove di salto in alto, mi sono ricordato dell’incredibile storia di Dick Fosbury.
