Quanto fa ridere il tuo brand?
Secondo Gregory Bateson, l’umorismo è di fondamentale importanza in quanto fornisce alle persone un indizio indiretto sulla visione della vita che hanno o potrebbero avere in comune con te. Crea un ponte, una connessione. Apre un canale di comunicazione formidabile per costruire relazioni.
Fare personal branding è un’attività impegnativa, che richiede costanza e perseveranza. Devi martellare il tuo pubblico, ma senza un po’ di umorismo rischi di diventare pesante come l’abbacchio al forno di mia zia Vittoria.
Per evitare di cadere in questo baratro, cerca sempre di sdrammatizzare un po’ quello che dici, alleggerendo i toni e lasciando spazio a qualche piccola frivolezza.
Farsi percepire come una figura che non lascia spazio a sorrisi e divertenti “fuori programma”, non vuol dire essere visti come professionisti affidabili. Paradossalmente un atteggiamento troppo serio ed impostato può contribuire ad allontanarti dal tuo pubblico, consolidano timore e distacco.
Attento a non esagerare però. L’umorismo va dosato con attenzione. Devi usarlo solo quando hai piena conoscenza di te stesso, di quello che proponi e di chi vuoi che ti ascolti. Se solo uno di questi elementi è poco chiaro, rischi di passare come un giullare capace solo fare un gran baccano. Fare troppo il simpatico e buttare sempre tutto “in caciara” farà allontanare il tuo pubblico, facendoti perdere posizioni importanti in termini di credibilità.
Come in ogni cosa, devi trovare il giusto equilibrio. Metti al centro della tua strategia la volontà di essere percepito come persona gradevole, per niente distante. Qualcuno con cui valga la pena prendersi un caffè o scambiare quattro chiacchiere davanti ad una birra.
Portare dell’umorismo nel tuo personal branding, al contrario di quanto si possa pensare, non è cosa banale. Richiede molta intelligenza, gusto e buonsenso.
Tra le persone che meglio sanno abbinare umorismo e personal branding non posso non ricordare Salvatore Russo. Oltre ad essere stato lo spunto di questo articolo, Salvatore è un esempio di come si possano comunicare cose serie ed importanti (eventi di formazione, workshop e pubblicazione di libri) con contenuti a dir poco frivoli che passano attraverso t-shirt bizzarre, meme, unicorni rosa e calzini al limite con l’arresto.
A mio avviso, ci sono almeno 5 buone ragioni per cui Salvatore ha deciso di corredare il proprio personal branding di una sana componente umoristica. Ragioni che tutti dovremmo prendere in considerazione:
1. L’umorismo attira le persone
“Le persone vogliono lavorare con chi amano”, dice spesso Laura Vanderkam, autrice e speaker di fama internazionale nel campo del time management e della gestione delle relazioni professionali. L’umorismo, se impiegato correttamente, si rivela un ottimo modo per conquistare amici e influenzare persone. Più sarai simpatico, più semplice sarà catturare la loro attenzione.
Diventa assolutamente necessario cercare di essere divertenti, ma attenzione a non confondere l’umorismo con il sarcasmo. Il primo attira, il secondo allontana.
2. L’umorismo umanizza il tuo brand
Mostrando il tuo lato divertente (meglio ancora se pratichi l’autoironia) farai percepire un’immagine di te vicina a chi ti segue. Per nulla distante. Umana per l’appunto. Un’immagine che risulta familiare e pertanto meritevole di uno spazio all’interno delle vite quotidiane dei nostri clienti.
3. L’umorismo rompe il ghiaccio
Ti sei mai trovato in quelle situazioni imbarazzanti dove nessuno apre bocca? Quante volte hai fatto ricorso ad una battuta per squarciare quell’odiosa cappa di silenzio? L’umorismo spesso è un validissimo alleato per rompere quelle barriere di tensione e diffidenza che possono essere percepite intorno al tuo brand. Una risata semplifica il lavoro riducendo notevolmente i “tempi di attesa” per farti guadagnare attenzione ed interesse. Nessuno di noi ama intavolare una relazione con persone tristi e cupe che sembrano appena uscite da un funerale.
4. L’umorismo riduce lo stress (tuo e degli altri)
Viviamo in una società sempre più stressata. Costantemente incline alla polemica ed al litigio. Fattori che, combinati con ansie di vario genere, sfociano nella paura e nella diffidenza verso il prossimo. L’umorismo è un portentoso antidoto a tutto ciò. Più si ride, più diminuiscono le tensioni e si facilita il raggiungimento di uno stato di rilassamento e serenità. Questo aiuta lo sviluppo delle relazioni e predispone le persone all’ascolto.
5. L’umorismo crea fiducia
Una persona che sa ridere della vita e di se stesso, ispira maggior fiducia. È un segnale di apertura onesto e sincero. Oltre che una evidente manifestazione di forza interiore. L’umorismo (quello vero e non quello costruito ad arte) è in grado di rivelare il nostro vero volto, facendoci apparire per quello che siamo. Senza troppi filtri. Questo facilità incredibilmente la concessione della fiducia; uno dei principali indicatori del successo del nostro personal branding.
Jeffrey Gitomer, coach e business trainer di fama internazionale, fa dell’umorismo uno dei suoi tratti distintivi. Fermo sostenitore del vantaggio competitivo che può rappresentare il risultare divertenti ci ricorda che: “Si può discutere su quanto umorismo usare, si può discutere sui momenti in cui usare l’umorismo con efficacia, si può anche discutere sul tipo di umorismo che dovrebbe essere usato. Ma non si può negare il potere della risata come legame universale tra persona e persona, e tra persona e modulo d’ordine.” What else?