6 strumenti concreti per fare Personal Branding
Lo starter kit di strumenti per gestire e promuovere il tuo personal brand
Gestire e potenziare il proprio personal brand non è un processo breve. Richiede pazienza e costanza. Una volta definito l’obiettivo, la vision, devi concentrarti sulla mission; ovvero su tutti quegli strumenti che ti permetteranno di raggiungere il tuo scopo.
Ma quali sono esattamente questi strumenti? Cosa devi utilizzare per poter iniziare concretamente a fare personal branding?
Ipotizzando una sorta di cassetta degli attrezzi ho isolato 6 elementi basilari per avviare la tua strategia. Come ripeto spesso, il personal branding non si fa online. Devi impegnarti anche nel mondo reale con mezzi semplici, ma sempre molto efficaci. Vediamoli nel dettaglio:
1. IL NOME
Partiamo dal più ovvio. Se hai deciso di far coincidere il nome del tuo brand con il tuo nome reale, ti converrà abbinarlo ad un job title che chiarisca bene il tuo settore di competenza. Fai capire subito di cosa ti occupi! Nel caso si tratti di una scelta di fantasia, invece, dovrai valutare se si confonde con altri brand (magari che operano nel tuo stesso campo) e se è immediatamente riconducibile alla tua attività.
In ogni caso sarà necessario mantenerlo invariato in tutti i tuoi veicoli promozionali. Dal biglietto da visita ai gadget, fino ai social media, nonché quando dovrai scegliere il nome dominio del tuo blog o del tuo sito.
La scelta del dominio è molto importante. Se operi in Italia, per ragioni di SEO, è sempre consigliato scegliere un dominio .it. Evita domini di secondo livello, sono poco professionali e difficili da ricordare. Pondera bene la tua decisione. Cambiare nome in un secondo momento si rivelerà un processo complicato che, oltre ad avere ripercussioni a livello di posizionamento sui motori di ricerca, confonderebbe notevolmente il tuo pubblico.
Usa sempre il tuo nome anche nell’indirizzo e-mail. Se hai scelto di non utilizzare quella legata al tuo dominio ed hai optato per soluzioni gratuite come Gmail, ad esempio, cerca di non scegliere nomi troppo balordi o complicati. Dai sempre la precedenza all’accoppiata nome.cognome.
Per approfondire la questione relativa ai nomi ti consiglio di leggere questo mio articolo.
Il consiglio: il tuo nome vero è sempre la scelta migliore in fatto di personal branding. Se, per qualche ragione, non puoi usarlo, cerca di non strafare utilizzando superlativi o sigle incomprensibili. Sii semplice e diretto.
2. IL LOGO
Nel personal branding non puoi prescindere da una dimensione visuale. La tua identità non può fare a meno di un marchio, un tag, un segno identificativo e riconoscibile. Ti tornerà utile nel “firmare” i tuoi lavori, nel personalizzare gadget e nel rafforzare la tua immagine. Devi poter racchiudere la tua essenza in un simbolo grafico semplice e d’impatto. Il tuo logo ti accompagnerà in tutte le attività online ed offline. Su come realizzare un logo perfetto assicurati che il tuo marchio rispetti questi 5 principi fondamentali.
Il consiglio: elaborare un logo non è per niente semplice. Fatti aiutare da un grafico professionista.
3. IL BLOG
Il blog non è propriamente un sito internet; Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero “diario in rete”. Proprio come se si trattasse di un diario cartaceo, indica uno spazio in costante aggiornamento con riflessioni, spunti e articoli. Oggi gestire un blog è diventato molto più semplice rispetto al passato. Esistono diverse piattaforme che, in maniera più o meno intuitiva, permettono la realizzazione di prodotti gradevoli e ben strutturati. WordPress e Joomla sono tra le piattaforme leader nella creazione e gestione di simili strumenti.
L’apertura di un blog, a differenza di un sito web tradizionale, permette un contatto diretto e continuo con il tuo pubblico. Fornendo contenuti di valore potrai far crescere la tua credibilità favorendo, di fatto, lo sviluppo del tuo personal brand e la relativa percezione di esperto del settore.
Il consiglio: se possiedi già un sito internet puoi usare il blog per fidelizzare e veicolare i tuoi contatti verso di esso. L’uno non esclude l’altro. Anzi.
4. I SOCIAL MEDIA
I professori Andreas Kaplan e Michael Haenlein hanno originariamente definito i social media come un gruppo di applicazioni internet basate su presupposti ideologici e tecnologici, che permettono la creazione e lo scambio di contenuti tra gli utenti. Oggi li conosciamo tutti. e sai che ne esistono tantissimi.
È tuttavia importante saper scegliere quello più adatto a te e, soprattutto, maggiormente in linea con il tuo pubblico.
Concentriamoci brevemente sui più popolari.
Facebook vanta il primato in termini di audience. Ti metterà in relazione con una tipologia vastissima di utenti. Dovrai essere bravo a comunicare nel modo giusto. Né troppo serio, né eccessivamente confidenziale.
Linkedin è il tuo social ideale se vuoi relazionarti ad un pubblico più selezionato, maturo ed esclusivamente indirizzato verso realtà professionali (ideale per il b2b). Qui, se vuoi, puoi produrre meno contenuti, ma tutti con tematiche altamente rilevanti. Per scoprire i miei consigli su come fare Personal Branding su LinkedIn ti consiglio di leggere le mie 8 regole d’oro.
Twitter ha un pubblico più selezionato rispetto a Facebook, ma meno esigente di Linkedin. Ti obbliga a condensare i tuoi pensieri attraverso cinguettii (tweet) di 280 caratteri. Dovrai quindi essere sintetico ed “etichettare” le parole chiave del tuo messaggio attraverso l’uso degli hashtag (identificati dal simbolo cancelletto #) che permetteranno a chi è interessato di trovare i tuoi messaggi in maniera rapida. Se vuoi approfondire l’uso di questo social media ti suggerisco di seguire i miei 5 consigli per fare Personal Branding su Twitter.
YouTube non ha certo bisogno di presentazioni. La piattaforma leader in fatto di video sharing è quello che fa per te se sai comunicare attraverso clip, video-tutorial e mini-spot. L’offerta di video è talmente vasta che essere originali non è cosa semplice. Se ci riesci, però, avrai un seguito molto fidelizzato che contribuirà a “viralizzare” i tuoi contenuti condividendoli nella rete ed amplificando, così, la risonanza del tuo personal brand.
Instagram come il precedente è un social esclusivamente di contenuto. Un po’ come il suo gemello meno famoso Pinterest, lavora attraverso la pubblicazione di immagini accompagnate da brevissime descrizioni. Se pensi che il tuo personal brand possa ben esprimersi con questo tipo di comunicazione non esitare!
Ricorda che per avere buoni risultati nei social la differenza la fa la rete di contatti che ti costruisci. Punta sempre sulla qualità più che sulla quantità. Meglio poche persone interessate, che una moltitudine di follower dormienti che non commentano o interagiscono. Non esagerare nel senso opposto però. Se qualcuno ti chiede il contatto vuol dire che forse ha bisogno di te. Se fai personal branding nei social non devi farti spaventare dalle richieste di contatto provenienti da perfetti sconosciuti. Anzi, spesso sono le più produttive. Se vuoi approfondire l’argomento dai uno sguardo a questo articolo.
Il consiglio: non è necessario essere presente in tutti i principali social media. Anzi, può essere dannoso. Meglio concentrarsi solo su alcuni di essi.
5. I PODCAST
Metterci la faccia è sempre un buon modo per consolidare la tua immagine. È ormai cosa nota che il video sia uno dei mezzi più coinvolgenti per attirare l’attenzione del tuo pubblico. Ma non sottovalutare il potere della voce. Se pensi che questo possa essere un tuo punto di forza, non puoi fare a meno dei podcast. Il “podcast” è una tecnologia che permette l’ascolto di file audio su internet. A differenza dei video, si può usufruire dei podcast in qualsiasi momento della giornata. Mentre stai guidando, quando fai jogging o ti alleni ogni momento è buono per ascoltare un podcast.
Tra le risorse più importanti per poter aprire un canale podcast ti segnalo Spreaker. La sua versione gratuita è più che sufficiente per iniziare a familiarizzare con questo mezzo.
Il consiglio: avere una bella voce aiuta, ma non è certo una discriminante. L’importante è comunicare concetti interessanti in maniera rapida e concisa. Cerca di essere breve ed usa sempre un tono confidenziale.
6. BDV, CV E PORTFOLIO
Il personal branding non si fa solo online. Ci tengo a ripeterlo. Non trascurare i “mezzi di una volta”. Strumenti all’apparenza datati, ma decisamente fondamentali per completare la nostra cassetta degli attrezzi.
Il biglietto da visita resta ancora oggi uno dei mezzi più diffusi per la propagazione immediata del personal brand. In molti casi è l’unica carta che puoi giocarti per promuoverlo. A tale proposito ti consiglio di leggere questo mio articolo su come creare un biglietto da visita di successo.
Per chi è in cerca di lavoro, invece, il curriculum vitae è ancora un mezzo da non trascurare. Cerchiamo però di compilarlo in modo corretto, rimanendo sempre sinceri e -se possibile- con un tocco di originalità e creatività. Il vecchio modo di intendere il CV è ormai morto e sepolto. Esistono diversi metodi per ringiovanire questo documento, cosi come discusso in questo articolo.
Infine, se sei un artista, un illustratore, un grafico, un architetto o un fotografo, non potrai fare a meno di un portfolio per mostrare le tue creazioni. Le versioni cartacee ormai sono molto rare e decisamente scomode. I portfolio vengono assemblati online grazie a servizi per lo più gratuiti. Tra i migliori ricordiamo Behance di Adobe, DeviantArt, CarbonMade e FolioHD.
Il consiglio: quando prepari il tuo biglietto da visita, il tuo curriculum o il tuo portfolio, sii sempre onesto. Comunica solo le cose che realmente sai fare e cerca di incuriosire il tuo interlocutore.